La prevenzione dentale è il modo migliore per ottenere una bocca sana limitando anche le spese , perché quando si interviene nelle primissime fasi di una malattia le cure sono sempre inferiori sia in termini economici che in termini di tempo alla poltrona.

La prevenzione già a casa con corretta igiene orale e con visite periodiche (almeno ogni 3/6 mesi) dal dentista è quindi la soluzione ideale per riuscire a mantenere una bocca sana.

In quest'ottica offriamo ai nostri pazienti che hanno effettuato importanti terapie riabilitative visite di controllo semestrali gratuite per sempre.

Se praticata sin dalla più tenera età, la prevenzione è uno dei fattori più importanti nel contenimento delle speseper le cure dentali; è infatti la scarsa igiene orale, assieme alla paura del dentista, la causa più frequente dei problemi orali.

Ecco perché consigliamo ai genitori di far visitare i propri bambini fin da tenera età (tre, quattro anni) in modo da farli familiarizzare con lo studio e mettendoli in condizione di  sottoporsi senza alcun timore ad un’eventuale futura cura.

A tal proposito organizziamo in studio degli incontri per genitori e bambini nell’ambito del progetto “ Piccoli Sorrisi”, finalizzati proprio alla sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione dentaleattraverso l'educazione ad una corretta igiene orale e ad una  sana alimentazionesin dalla primissima infanzia.

Durante l'incontri si svolgono delle attività ludico-formative che aiutano a comprendere quanto sia  importante crescere con una bocca sana.

Per maggiori informazioni cliccare su PROGETTO PICCOLI SORRISI

QUAL’E’ LO SCOPO DELL’IGIENE ORALE

Anche se la domanda sembra banale, non è mai abbastanza ricordare quali sono gli obbiettivi di una corretta igiene orale, il cui fondamento è il controllo dell’accumulo della placca batterica e della sua forma mineralizzata, cioè il tartaro.

La Placca Batterica è uno strato, composto da batteri e residui di cibo ,che aderisce alla superficie dei denti.

Questa si forma continuamente nel corso della giornata, infatti l’obbiettivo di una corretta igiene orale non è l’eliminazione della placca (impossibile da verificarsi ) ma evitare l’accumulo che si determina se non costantemente rimossa; in quest’ultimo caso la precipitazione di sali di calcio la trasforma in Tartaro non più rimovibile con le normali manovre di igiene orale domiciliare bensì con l’igiene orale professionale (Ablazione del Tartaro o Pulizia dei denti).

Placca e Tartaro possono essere presenti sia sopra gengiva che sotto gengiva ; una corretta igiene orale professionale rimuove questi depositi in tutte le zone della bocca. 

COME PULIRE DENTI E GENGIVE

Sicuramente lo strumento fondamentale è lo spazzolino, sia nella sua forma manuale, che elettrica; a questo proposito è bene sottolineare che la scelta fra una forma e l’altra è legata quasi esclusivamente alle preferenze individuali, non essendoci differenze sostanziali dal punto di vista funzionale.

Molto più importante risulta essere il tempo che si impiega nella pulizia di denti e gengive dopo ogni pasto; al di sotto dei 2 minuti è paraticamente impossibile eliminare efficacemente la placca batterica (si potrebbe utilizzare anche un timer per rendersi conto del tempo che ci si impiega).

Lo spazzolino ha la funzione di rimuovere la placca dalla faccia esterna ed interna dei denti e dalla lingua. La placca che si accumula tra un dente e l’altro viene rimossa da un altro strumento molto importante: il filo interdentale.

Gli altri strumenti utilizzati nell’igiene orale domiciliare sono: l’idropulsore , le compresse rivelatrici di placca, gli scovolini interdentali e i colluttori.

L’idropulsore è un apparecchio elettrico costituito da un serbatoio,contenente acqua o colluttorio, e da una cannula che emette un getto di liquido a pressione, che consente di rimuovere i residui grossolani di cibo; trova particolare indicazione nei pazienti portatori di protesi e apparecchi otodontici.

Le compresse rivelatrici di placca sono delle pastiglie che una vota masticate colorano in maniera più evidente i punti dove è presente un maggiore accumulo di placca, consentendoci di capire dove è necessaria una maggire attenzione nella pulizia.

Gli scovolini inertdentali sono degli strumenti in genere costituiti da un manico e da un micro spazzolino monociuffo intercambiabile; trovano particolare indicazione nei pazienti portatori di protesi o affetti da malattie paradontali, nei quali gli spazi interdentali sono così ampi da consentirne il passaggio. Ne esistono di varie misure che andranno scelte assieme al dentista.

I colluttori generalmente non vanno utilizzati tutti i giorni se non per brevi periodi in talune condizioni particolari. Erroneamente talvolta vengono considerati sostituti dello spazzolino, ciò è da evitare assolutamente in quanto la rimozione della placca avviene esclusivamente meccanicamente con le setole dello spazzolino.
In commercio esistono vari tipi di colluttori che hanno in genere alla base disinfettanti ed antisettici del cavo orale, trovano pertanto indicazione nei casi di infiammazione delle gengive e del cavo orale in genere, oltre che come profilassi per la riduzione della carica batterica negli interventi chirurgici e come coadiuvanti nella guarigione di alcune ferite chirurgiche. 

COME UTILIZZARE SPAZZOLINO E FILO INTERDENTALE

Lo spazzolino si utilizza ad arcate separate con un angolo di 45° rispetto alla gengiva e posizionandolo nel punto di passaggio tra il rosso della gengiva e il bianco dei denti; la direzione sarà verticale dall’alto verso il basso per i denti dell’arcata superiore e dal basso verso l’alto per i denti dell’arcata inferiore; in breve la regola sarà dal rosso (gengiva) al bianco (denti).

Nella scelta dello spazzolino adatto andranno ricercate, non tanto la forma se non per le dimensioni che devono essere non troppo grandi per arrivare nelle zone più posteriori della bocca, consistenza delle setole (deve essere media, evitare assolutamente gli spazzolini a setole dure); quest’ultime devono essere inoltre artificiali ed arrotondate.

Molta attenzione va fatta sul consumo dello spazzolino, che andrà cambiato ogni 2/3 mesi ed in ogni caso non appena l’usura delle setole sia evidente. Questo non solo per la perdita d’efficacia dell’azione pulente ma anche perchè con l’usura si perde la rotondità delle punte delle setole la cui acutezza potrebbe creare danni alle gengive. A tal proposito è bene insistere sul tempo e sulla frequenza (dopo ogni pasto importante) mentre sono tassativamente vietati:

  • movimenti troppo energici
  • durata inferiore ai 2 minuti
  • frequenze eccessive (oltre le 5 volte al giorno)
  • setole dure e consumate

La mancata osservanza di tali indicazioni spesso ha come conseguenze: irritazioni gengivali, recessioni gengivali, abrasioni dentali ed aumento della sensibilità dentale.

Infine risulta importante lo spazzolamento della lingua per rimuovere i batteri e rinfrescare l’alito. 

IL FILO INTERDENTALE

Il filo interdentale è essenziale per rimuovere la placca tra un dente e l’altro, qui di seguito descriveremo alcuni consigli per un corretto utilizzo:

  • Tagliare una quantità di filo adeguata, circa 40 cm.
  • Arrotolare e tendere le due estremità attorno le dita medie.
  • Far scorrere il filo nel punto di contatto tra due denti senza forzare (per non ferire le gengive).
  • Quando il filo sfiora la gengiva farlo scorrere su una singola parete dentale e poi ripetere l’operazione sulla parete opposta. 

COS’E’ L’ALITOSI O ALITO CATTIVO

E’ un disturbo fastidioso molto diffuso che spesso influenza negativamente i rapporti interpersonali.

Consiste nell’emissione di aria maleodorante durante la respirazione e la fonazione (parlare). Può essere un fenomeno transitorio legato ad alcune abitudini errate (alimentazione “pesante” e fumo) oppure ad una ridotta salivazione durante la notte (respirazione orale) che determina la cosiddetta “alitosi da risveglio”. In questi casi una buona igiene orale è sufficiente a ridurre drasticamente il disturbo.

Diverse sono le problematiche legate alla cosiddetta Alitosi persistente.
La causa di questo disturbo è nella maggioranza dei casi legata a problemi orali (carie, gengiviti, parodontiti, protesi vecchie o mal eseguite) e a scarsa igiene. E’ da ricordare alcuni farmaci (es.: gli antidepressivi) determinano una riduzione della salivazione (Bocca secca o Xerostomia) e di conseguenza minore autodersione della bocca con maggior ristagno di placca e residui alimentari.

Altre cause sono di origine extra-orale come disturbi gastrointestinali, renali o al fegato. I responsabili dell’alitosi sono dei composti sulfurei volatili (VSC) che si sviluppano nel cavo orale dalla metabolizzazione di sostanze contenenti zolfo presenti nei residui alimentari e nella saliva ad opera di alcuni microrganismi presenti nella placca.

Tra i rimedi, nel caso di alitosi causata da problematiche orali, abbiamo:

  • Corretta igiene orale, non solo di denti e gengive ma anche del dorso della lingua da praticare con lo spazzolino o con apposito strumento puliscilingua.
  • Adeguata pulizia di eventuali protesi.
  • Rimozione delle cause strettamente orali (carie, gengiviti, paradontiti)
  • Igiene orale professionale almeno una volta l’anno
  • Contrastare la secchezza della bocca bevendo molti liquidi o masticando caramelle o gomme senza zucchero per favorire la produzione di saliva.
  • Mangiare frutta e verdure fresche.
  • Colluttori specifici.

Per le cause extra-orali rivolgersi al proprio medico di fiducia per ricercarne la causa.

 

 

Per doverosa informazione, si ricorda che la visita medica effettuata dal proprio medico abituale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico. I consigli forniti in questo sito devono essere intesi semplicemente come suggerimenti di comportamento.